top of page

"L'unica soluzione era un intervento divino...oppure un viaggio di Tropical Experience" (2016)

Scrive Stefania: Lei irriducibile backpacker, alla ricerca di avventura, adrenalina, scoperta di luoghi reconditi e persone autentiche. Lui turista italiano per eccellenza, abituato ai villaggi all-inclusive, spiaggia, ape, relax e cibo a volontà. L’unica soluzione era un intervento divino per farli viaggiare insieme. Oppure un piano viaggio Tropical Experience, che più o meno hanno avuto lo stesso effetto.

Stefania En Marco.jpg

Vista sul vulcano Taal

Il risultato è stato un viaggio “flashpacker”, (diciamo la verità, di packer ci è rimasto solo lo zaino gigante) capace di farli evadere dallo stress quotidiano, senza generare ulteriore stress vacanze, ma sufficientemente intenso e interessante da permettergli di vivere una esperienza indimenticabile.

Nella bucolica Bohol, oltre a spiaggie bianchissime, decorate da conchiglie giganti, granchi e paguri, ci si può immergere per scoprire fondali meravigliosi, accompagnati dalle guide locali.

​

Stefania E Marco1.jpg

Spiaggia bianchissima e barchette locali.

Stefania E Marco2.jpg

Balicasag Island, famosa per avvistamento delfini e balene.

Altre tipiche attrazioni turistiche sono i Tarsier (animaletti protetti endemici delle Filippine), le Chocolate Hills e l’allevamento di farfalle.

Stefania E Marco4.jpg

Allevamento di farfalle. Mai toccare le ali, altrimenti non volano più.

Stefania E Marco5.jpg

Tarsier nel suo ambiente naturale.

Stefania E Marco6.jpg

Chocolate Hills.

Ma basta addentrarsi per qualche chilometro nell’isola, per essere catapultati nel passato, in una dimensione a noi lontana, dove l’energia è parzializzata, la gente vive allevando una mucca e qualche capretta e coltivando il terreno sufficiente per il sostentamento della propria famiglia. Il riso viene piantato e raccolto a mano, tre volte all’anno.

Stefania E Marco7.jpg

Il carabao (bufalo d’acqua) è impiegato per la coltivazione dei campi. Viene spesso legato al bordo della strada, insieme alle caprette e alle galline.

Ci si sposta con le jeepney per recarsi al mercato più vicino una volta a settimana mentre una motoretta col pesce fresco passa di porta in porta ogni mattina. Le case sono fatte di bamboo, nipa e lamiera. I segni del terremoto del 2013 sono ancora ben visibili.

Stefania E Marco8.jpg

Jeepney e casetta di riposo. In realtà non ci sono fermate pubbliche, basta alzare un braccio e il jeepney si ferma per caricare la gente.

Stefania E Marco9.jpg

Mercato rurale a Loboc

Il viaggio doveva proseguire a Cebu e poi Palawan. Purtroppo una perturbazione e il mare mosso ci hanno impedito di muoverci da Tagbilaran, visto che ferry e aerei sono stati sospesi. Fortunatamente gli amici Tropical Experience si sono occupati di cambiare tutte le prenotazioni e di dirottare il volo verso Manila. In fondo i due giorni in più sull’isola sono passati velocissimi, grazie anche alla calda accoglienza dell’albergo ecosostenibile che ci ha ospitati.

Stefania E Marco10.jpg

Vista dalla finestra

La seconda parte del viaggio si potrebbe intitolare “contrasti”. Di colori, tra il grigio dello smog, il rosso di Jollybee (catena alimentare che conta centinaia di punti vendita in città), il blu del mare e il giallo del sole che ci ha accompagnati fino a fine vacanza.

Stefania E Marco12.jpg

Baia di Manila

Contrasti di sapori, tra l’insipido riso bianco che accompagna tutti i pasti della giornata e le forti spezie del pollo alla brace e delle polpette di pesce fritto. La tradizione si mescola con l’esigenza di vendita e ne nascono centinaia di fast-food dal carattere spiccatamente locale.

Stefania E Marco13.jpg

Frittelle di ogni tipo popolano gli angoli delle strade di Manila.

Stefania E Marco14.jpg

Fast-food alla filippina

Contrasto tra la ricchezza e l’eleganza dei nuovi grattaceli, corredati della più avanzata tecnologia di domotica, contro la povertà dei bambini che vendono caramelle per strada.

Stefania E Marco15.jpg

Area commerciale di Makati.

Stefania E Marco16.jpg

Stessa Makati, altra prospettiva.

Contrasto tra i tricicle e i SUV con cilindrate che non pensavo neppure esistessero. Ma anche con i cavalli, unico mezzo di trasporto sulle montagne e sui vulcani.

Stefania E Marco17.jpg

Tricycle, Jeepney e SUV sono i padroni della strada.

Stefania E Marco18.jpg

Cavalli sul Monte Taal.

Contrasto tra i galli legati sul marciapiede, chi gioca a scacchi per strada e la Makati degli uomini di business e dei musei di arte contemporanea.

Stefania E Marco19.jpg

Galli allevati sul marciapiede del centro storico di Manila.

Stefania E Marco20.jpg

Uomini che giocano per strada. 

Stefania E Marco21.jpg

Interno dell’affascinante museo privato di arte contemporanea Yuchengco.

Il mix che ne esce, risulta essere per il visitatore europeo un susseguirsi di cartoline spettacolari che generano stupore e voglia di ritornarci al più presto, per scoprire i luoghi mancati e conoscere un pizzico ancora di questa cultura così lontana.

bottom of page